Pur essendo un tratto di costa ben individuato, la Costa Smeralda viene spesso erroneamente confusa con tutta la costa nord-orientale della Sardegna. Infatti, borghi come Poltu Quatu, Baja Sardinia, Cannigione e Porto Rotondo, sono spesso associati ad essa. La Costa Smeralda (Monti di Mola in gallurese) è un tratto costiero della Gallura nel nord-est della Sardegna, che si estende per 55 chilometri. L'espressione indica il tratto della costa di Arzachena, in provincia di Sassari, che si estende dal Capo Ferro, situato poco più a nord di Porto Cervo, fino al golfo di Cugnana, all'inizio del territorio comunale di Olbia, presso la spiaggia di Rena Bianca Portisco. Il cuore della Costa Smeralda è Porto Cervo dove si trovano anche tutti i servizi e altre numerose zone commerciali e residenziali come Romazzino, Capriccioli, Cala di Volpe, Golfo Pevero, Pantogia e Liscia di Vacca. Caratteristica la sua architettura di piccoli edifici bassi e bianchi dai contorni sinuosi e perfettamente inseriti nella vegetazione mediterranea. Tra Porto Cervo e Cala di Volpe anche se al di fuori del Consorzio Costa Smeralda, si è sviluppata la zona commerciale e abitativa di Abbiadori. Simbolo storico di Porto Cervo è la chiesa di Stella Maris, realizzata nel 1968 dall'architetto Michele Busiri Vici con uno stile mediterraneo che si adatta perfettamente all'architettura circostante. L'edificio si trova in una posizione favorevole con una vista panoramica che abbraccia l'intera insenatura del porto da un lato e monte Moro dall'altro. Custodisce la Mater Dolorosa, del pittore El Greco.