Temi di Viaggio in Sardegna
Le Miniere
La Sardegna č stata la regione italiana con il sottosuolo pių ricco di minerali che da sempre ha attratto popolazioni interessate a questa ricchezza. Alcuni centri minerari, conosciuti sin dall'antichitā, erano sfruttati per l'estrazione di minerali, quali: piombo, zinco, rame e argento. Quest'ultimo estratto dalla galena argentifera che arrivava a contenere fino a 10 kg d'argento per tonnellata di minerale. Giā dal dal 1800, furono aperte miniere di carbone, antimonio e bauxite nei distretti cardine, quali: il Sulcis (piombo e zinco), il Sarrabus (piombo, zinco, argento, antimonio), la Nurra e l'Argentiera (Piombo e Ferro). Fino a qualche anno addietro, la Sardegna č stata caratterizzata da una corsa alla ricerca di giacimenti auriferi, grazie soprattutto all'intervento di societā minerarie australiane, che procedevano all'estrazione con metodi industriali. La principale miniera era localizzata a Furtei mentre altre zone ritenute interessanti erano ubicate nel Sassarese e nel Sarrabus.
Attualmente l'attivitā estrattiva č oramai inesistente mentre il tentativo č quello di spostare l'economia sul turismo, a tema minerario, attraverso la salvaguardia del patrimonio storico e architettonico delle miniere e lo sviluppo di attivitā ad esso collegato. La ricchezza culturale che si ritrova in quelli che furono i villaggi operai, i pozzi di estrazione e i chilometri di gallerie, gli impianti industriali e le antiche ferrovie, ma soprattutto nella memoria scritta e orale di chi vi ha lavorato o vissuto a contatto, va assolutamente salvaguardata e resa fruibile al pubblico.
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