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Antonella Cannas Habens
Mostra Fotografica dal titolo: "Il Fantasma della Grande Miniera"
Nella serie "Meglio una donna" Antonella Cannas Habens presenta le sue immagini fotografiche della Grande Miniera di Carbonia Serbariu.
Antonella Cannas Habens, fotografa, organizza una mostra fotografica personale dal titolo "Il Fantasma della Grande Miniera", un connubio tra elementi antropici e naturalità presente all'interno della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia. Presenti in mostra 14 fotografie, che appaiono rappresentative del lavoro di coloro che vissero nella e per la Grande Miniera di Serbariu, nella visione dell'artista. L'accostamento é tra le suggestioni dei particolari e la trasposizione emozionale delle esperienze vissute, "a due passi da casa", con spirito di avventura.
La mostra è allestita nei giorni 17 e 18 settembre 2021 in Via San Domenico, 10, 09127 Cagliari CA, Italia.
Dicono di lei:
”Antonella Cannas Habens si occupa di fotografia da diversi anni; il suo lungo curriculum rivela lavori importanti in Europa e nel mondo della moda. Ha scoperto una vena creativa che si focalizza sui dettagli di un contesto urbano o naturalistico, e ci restituisce sfumature e significati che all’occhio distratto passano inosservati. Nata a Iglesias, ma ormai cittadina di Carbonia, si dedica alla fotografia “eclettica”. I suoi scatti colgono l’inedito quotidiano, regalandoci l’attimo fuggente della nostra Città di Fondazione, che dietro il suo obiettivo diventa metafisica e straordinaria.
Gli scatti della Habens si declinano sulla bellezza e le atmosfere dei nostri territori: paesaggi marini e terrestri, momenti di vita quotidiana, omaggi ad altri artisti, le cui opere vengono sublimate con scatti che ne colgono luce e sfumature. Possiamo definire Antonella Cannas Habens un moderno aedo che celebra la bellezza e le suggestioni della sua terra usando la macchina fotografica, anziche’ la penna d’oca.
Sabrina Sabiu
”Antonella ama e pratica la fotografia da sempre e le sue immagini nascono da scelte, ricordi e suggestioni; dicono sempre qualcosa di lei e del suo vissuto, quindi delle cose e dei luoghi che racconta. A volte ampie vedute che abbracciano storie altrettanto ampie e complessive, altre volte particolari a cui restituisce un’ identità che poteva andare persa nell’ ampiezza dell’ insieme. Il colore coglie le cose nella loro realtà temporale; il bianco e nero le trasferisce nella dimensione del ricordo e in uno spazio metatemporale di grande suggestione e interesse.”
Liliad