Parliamo di ...
Gianluca Cadeddu
Performance Reading per “ISOLITUDINE COSTRUTTIVA”
Un saluto dal viaggiatore scrivente, dallo scrittore rivoluzionario e soprattutto dall’anarchico costruttivo. La Terra ci parla. E l’arte, la storia, la cultura, la conoscenza e la letteratura stanno ad ascoltare. Anch’io ascolto molto bene e condivido con voi tutte le mie esperienze, tutte le mie indagini, tutte le mie scoperte. Poi, visto che stiamo vivendo un’era già immersa nel pieno del crollo umano, politico, finanziario, sanitario, culturale e divulgativo allora mi chiedo: “Un giorno di tutto questo che ne sarà realmente…” Intanto proseguo la mia missione culturale e divulgativa sempre col mio stile indomito, temerario e da scrittore anarchico costruttivo.
Io non seguo una strada. Io seguo milioni di strade. Io creo tante strade. E non è un caso se nell’universo letterario sono considerato l’inventore mondiale di tre generi letterari: il Thriller Filosofico, la Croni-Poesia e il Giornalismo Poetico Viandante. Io faccio l’amore con il sapore cerebrale di poter vivere tante esperienze. Per vivere in questa maniera ho sempre rinunciato e continuo a rinunciare a tantissimi beni materiali ma spendo tutto ciò che guadagno per andare in giro per il mondo a fare ricerche, indagini e per confrontarmi con le altre etnie mondiali in uno scambio perpetuo di conoscenza. A volte il piacere può sembrare concentrato ma sono più le volte che il piacere è esagerato, in senso libero e costruttivo. Molte strade che ho percorso e molte esperienze che ho avuto potevano farmi credere di essere arrivato sulla cima di una consenso meritato ma pericoloso se non l’avessi accolto con umiltà. Ecco il motivo per cui quando sono sicuro di aver fatto una grande performance letteraria o umana che sia, appena posso mi stendo su un letto d’erba e penso, rifletto… Dietro di me un masso su cui appoggio la testa e un passato che deve restare passato poiché io vivo solamente l’avanguardia come tradizione.
Alla fine dell’anno 2012 su un letto d’erba del meraviglioso Parco di Monteclaro a Cagliari riflettevo sulla situazione del Venezuela e mi venne una intensa brama di andare a indagare su quello che stava succedendo in quel meraviglioso Paese Sudamericano. Nel 2013 andai in Venezuela, poi nel 2015 ci tornai in incognito per indagare ulteriormente con due venezuelani che si erano dovuti auto espellere dal Venezuela e per scappare dalla finta rivoluzione Bolivariana, praticamente per scappare da una morte sicura.
Celestino Ferreri (il mio alter ego personaggio protagonista in tutti i miei Thriller Filosofici) va in Venezuela per indagare sui crimini perpetuati ininterrottamente sulla popolazione inerme e non reattiva alla finta rivoluzione bolivariana del Caudillo Hugo Chavez. Questo leader maximo, veniva incomprensibilmente apprezzato nel mondo e addirittura idolatrato, soprattutto in Europa, per aver migliorato la situazione venezuelana e specialmente quella dei poveri venezuelani. Tutto questo non sembrava reale a Celestino Ferreri, anzi, sembrava un’informazione distorta creata dai poteri forti mondiali e dalle lobby informative sempre schiave e prone ai poteri forti. Attenzione ai termini che uso. Sono consapevole di essere nato in Italia, dunque in una delle culle della civiltà mondiale, insieme alla Grecia per quanto concerne l’Europa. Le altre due culle della civiltà mondiale sono la Cina e l’India. Per questo motivo soprattutto nell’ultimo decennio sono infastidito dall’abuso di inglesismi che, ahimè, a volte nei miei libri sono costretto a usare per le ricerche che faccio. Quindi basta con Fake News. Io uso il termine INFORMAZIONE DISTORTA. A proposito di informazione storicamente distorta, in Venezuela, lo scrittore indagatore si ritrovava nell’unico e vero Eldorado, in un petrostato ricco (al quinto posto nella graduatoria mondiale dei Paesi produttori di petrolio) con una natura incomparabile, con i fiumi amazzonici pregni d’oro così come infinite lande della foresta amazzonica dove (può sembrare un’esagerazione ma non lo è) si camminava sulle pagliuzze d’oro. Indipendentemente da questa abnorme ricchezza, in maniera quasi paradossale l’80% della popolazione viveva sotto la soglia della povertà. Chavez aveva nazionalizzato tutto ciò che era nazionalizzabile ma soprattutto aveva fatto degli accordi occultati al mondo (o meglio volutamente non visti dal resto del mondo) per favorire e non ostacolare tutti i crimini commessi dai garimpeiros (i cercatori d’oro) sulle popolazioni indigene e soprattutto sugli indios Yanomami.
La nuova missione di Ferreri: difendere gli indios Yanomami; rivelare al mondo chi era veramente quel tiranno pacioccone e bullo di sinistra che era Hugo Chavez; rivelarlo come l’informazione ufficiale mondiale se ne era sempre guardata bene da rivelare; eliminare la “Regina dell’oro”; cercare di limitare (non sono un ipocrita perché eliminare era impossibile) i crimini e i genocidi perpetrati dai garimpeiros (i cercatori d’oro) sugli indios Yanomami. Gli eventi vollero che mentre l’anarchico costruttivo compiva la sua vera rivoluzione in favore dei venezuelani, Hugo Chavez morì. Io ero consapevole che nessuno al mondo avrebbe mai potuto conoscere le reali cause della morte di Hugo Chavez, ma oramai avevo compreso che il Caudillo, oltre a essere stato un finto rivoluzionario, per il suo popolo era stato soprattutto un tiranno per niente democratico. Pochi in Venezuela lo avrebbero ammesso in maniera traspirante ma io ero sicuro che nel meraviglioso Paese sudamericano erano molte di più le persone felici per la morte di Hugo Chavez piuttosto che quelle tristi e sinceramente addolorate per la dipartita definitiva del leader bolivariano.
Nel Thriller Filosofico incontrerete tanti personaggi intriganti e tanti personaggi odiosi e insopportabili. Viaggerete insieme a Celestino Ferreri per buona parte del Venezuela, per indagare e per punire i delfini di Hugo Chavez responsabili di un pianificato disfacimento dell’Eldorado. Un disfacimento che ha creato un popolo composto da un 3% di ricchissimi, un 17% di pseudo benestanti perché conniventi col sistema marcio (soprattutto gli uomini dell’esercito e della Guardia nazionale e le loro famiglie) e un 80% di popolazione che vive sotto la soglia della povertà. Secondo voi l’Italia e soprattutto la Sardegna sono in una situazione molto diversa da quella in cui versa ancora oggi il Venezuela? Riflettete… Secondo me no. E infatti in maniera Thrilleriana, filosofica e coraggiosa come è nel mio stile, nel romanzo ci sono dei parallelismi e delle similitudini tra Italia e Venezuela e tra Sardegna e Venezuela. Nella mia veste di scrittore inventore del Thriller filosofico la PROVOCAZIONE è sempre stata sinonimo di RIFLESSIONE. La mia missione è anche quella di provocare per far riflettere e per far aprire le menti.
Della “Regina dell’oro” non vi dico niente perché dovrete scoprirla leggendo il romanzo. Voglio citare Cristoforo Ojeda, uno dei garimpeiros che lavoravano per la “Regina dell’Oro”. Lui non aveva mai osteggiato la signora Carmen Botuto. Aveva sempre eseguito gli ordini che gli venivano dati per le sue imprese da cercatore d’oro. E non si era mai opposto quando gli era stato ordinato di organizzare le uccisioni degli indios e dei civili che cercavano di ostacolare fisicamente o giudiziariamente lo sfruttamento di sterminati territori da parte degli uomini assoldati dalla regina dell’Oro, sempre difesa, aiutata e protetta da Hugo Chavez e dal suo team di delfini leccaculo. Cominciava a sentirsi lui stesso luminescente come l’oro che da vent’anni aveva estratto dal suolo venezuelano. Nessuno avrebbe più potuto causare l’oscuramento di quel suo benessere. E, invece, Celestino Ferreri insieme all’avvocato Alberto Arvelo cambieranno per sempre la sua vita…
E poi conoscerete Francisco Hatillo leader del gruppo musicale anti-Chavez Diablos de Francisco.
Conoscerete la sua compagna di vita, Flaviana Arabuko, una india Yanomami sopravvissuta allo sterminio del suo villaggio da parte dei Garimpeiros.
Conoscerete Julio Shatiwe leader Yanomami di un’associazione in difesa degli indios.
Conoscerete Lorenzo Strozzierini, un imprenditore italiano divenuto compagno di vita e praticamente servo della Regina dell’Oro.
Conoscerete Elias Roques, membro venezuelano di Survivor International. Ruolo di copertura perché in realtà era il direttore dei servizi segreti venezuelani, però quelli deviati.
Conoscerete Aida Cruz ma anche di lei non vi dico niente perché se vorrete la scoprirete leggendo il romanzo.
E tanti altri personaggi che come sempre capita nei miei Thriller Filosofici di romanzato hanno ben poco. Come di romanzato hanno ben poco le mie storie perché per il 70% sono vere e rappresentano ciò che io vado a vivere per indagare e per divulgare al mondo.
Le cascate, gli altopiani (i Tepui), i fiumi amazzonici, la foresta amazzonica, le isole caraibiche soddisfacevano a pieno ogni desiderio di pace e serenità del viaggiatore scrivente. Ma il suo desiderio di pace e serenità non l’aveva mai anteposto al suo desiderio di essere tormentato per fare le sue rivoluzioni. Doveva portare a termine la sua opera punitiva, bonificatrice e sterilizzante. Essendo un sardo, dunque un isolano, anche sulle isole caraibiche venezuelane lo scrittore investigatore godeva di un senso impetuoso di Isolitudine Costruttiva che aveva sempre caratterizzato le sue ricerche, le sue indagini, le sue scoperte, la sua vita viandante e anche i suoi amori.
Vi auguro buona lettura e buona vita. Adelante… Adelante… con coraje, con pasion y con honor. Andate avanti seguendo le vostre strade libere con coraggio, con passione e con onore.
Viva la rivoluzione delle menti!!! Viva l’Anarchia Costruttiva!!! Viva l’Isolitudine Costruttiva!!!
Chi gode dell’Isolitudine Costruttiva vive sempre in compagnia del mondo intero e non è mai realmente solo. Io ne godo da sempre e sono molto sereno!!!