Approfondimento Fotografico
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Museo Archeologico Nazionale - Cagliari
I Giganti di Mont'e Prama, le uniche statue che il mondo nuragico ci abbia finora mai restituito, si trovano in mostra, nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e nel Museo Civico di Cabras, insieme ai modelli di nuraghi e betili ritrovati nello stesso sito di Sa Marigosa, località del Sinis, nel lontano 1974.
Curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano, la mostra espone i Kolossoi – nome con il quale li chiamava l’archeologo Giovanni Lilliu - rinvenuti nell' Heroon di Mont'e Prama, l'area funeraria e monumentale che rappresenta una delle scoperte più straordinarie, considerati il numero e la particolarità dei reperti e il significato culturale dell’intero contesto.
Allo stato attuale, l'area di Mont'e Prama rappresenta la monumentalizzazione di un sepolcro, un sito in cui celebrare gli antenati-eroi attraverso l’esaltazione della potenza e della grandezza, quali valori di una ristretta élite di popolazione: l’aristocrazia del popolo nuragico.
Rimaste sepolte per secoli in una vasta area del Sinis, distante solo due chilometri dallo stagno di Cabras e non lontano dall'area portuale di Tharros, queste maestose e possenti sculture dallo stile orientaleggiante sono state ricavate da blocchi unici che potevano pesare fino a 400 chili, provenienti da una cava del luogo.
Le statue raffigurano gli arcieri che oltre l’arco hanno un braccio protetto da una guaina e da un guanto, i guerrieri che impugnano uno scudo circolare finemente decorato e infine i pugilatori con un guanto armato e uno scudo protettivo sopra la testa. Tutte le statue hanno naso e sopracciglia marcati e dei grandi occhi composti da due cerchi concentrici, a esprimere, forse, potenza e magia.
Per queste caratteristiche, gli studiosi ritengono che la costruzione del santuario si debba a una società che disponeva di risorse umane e materiali tali da poter esprimere con l'Heroon di Mont'e Prama la loro appartenenza a una classe sociale elitaria.
Questa scoperta archeologica costituisce una novità non solo per la Sardegna ma per tutta la zona geografica compresa tra la Grecia e l'Atlantico. Il lavoro degli archeologi mira a restituirci la conoscenza della società che è stata in grado di produrre queste splendide statue e dei suoi contatti con i popoli del resto del Mediterraneo.
Le mostre riservano al visitatore diverse sorprese: ad esempio, il sistema multimediale creato in collaborazione con il CRS4 che consente la visualizzazione particolareggiata e tridimensionale, a grandezza naturale, delle statue e dei modelli di nuraghe restaurati.Proprietà Foto: http://www-archivio.sardegnaturismo.it
Anno Foto: Unknow