i Vitigni
Vitigni autoctoni
Sono numerosi i vitigni autoctoni e negli ultimi decenni i principali produttori di vino isolani si sono adoperati a rivalorizzarli. Questi vitigni hanno trovato nell'Isola il loro habitat naturale e utilizzati in particolari uvaggi hanno dato origine a vini di qualità elevata. Ecco i principali: • Bovale; esistono due varianti di Bovale, il "Bovale Sardo" e il "Bovale di Spagna" quest'ultimo nell'entroterra Cagliaritano è chiamato anche "axina 'e Spagna" (uva di Spagna). Dagli ultimi studi condotti dal ricercartore Gianni Lovicu dell'Agris (ente Regionale di ricerca in Agricoltura) in concerto con la facoltà di agraria dell'Università di Milano, risulta che i due vitigni siano completamente diversi. Il primo, il Bovale Sardo, pare proveniente dalla vite selvatica, ancora molto presente in Sardegna, e che nel corso dei secoli sia stata "addomesticata" soprattutto nella zona del Terralbese, territorio a sud della provincia di Oristano al confine con Cagliari e ai piedi del Monte Arci. In quest'area sono presenti entrambi i vitigni in maniera preponderante rispetto alle altre varietà sarde. Sinonimo del Bovale Sardo è il Muristellu o Muristeni, a seconda dell'area geografica di coltivazione ma comunque soprattutto ai piedi del Monte Arci o dei massicci immediatamente vicini. Il Bovale di Spagna può essere accomunato al Carignano per caratteristiche e per produttività, pare infatti sia una variante dello stesso. Nella misura minima dell'85% i due vitigni da soli o insieme concorrono alla produzione del vino a D.O.C. Terralba o Campidano di Terralba. In altre aree il Bovale Sardo o Muristellu o Muristeni, viene utilizzato come migliorativo, grazie al suo potere colorante, ai tannini e all'alta acidità, soprattutto nelle aree pedemontane o montane, e concorre quasi sempre in vigna alla produzione del vino Cannonau. Altra D.O.C. in cui rappresenta parte preponderante è il vino Mandrolisai. Il Bovale è prodotto nella tipologia D.O.C. dalle aziende del Terralbese (Cantina Sociale di Mogoro, Cantina Sociale di Marrubiu, Melis Vini), viene prodotto in purezza nel Cagliaritano anche dall'azienda Pala di Serdiana, ma sempre da vigneti nel Terralbese. Il vino a D.O.C. Mandrolisai è prodotto dall'omonima Cantina Sociale e da qualche piccolo produttore nel comune di Atzara. • Nuragus; • Vernaccia; • Cagnulari, tipico del sassarese; • Cannonau è il vitigno simbolo dell'enocultura sarda. Di origini molto antiche, probabilmente nuragiche[3], viene coltivato principalmente nella Provincia di Nuoro (70% della superficie coltivata)); • Arvesiniadu, vitigno autoctono del Goceano, che rischiava di scomparire; • Girò, vigno introdotto in epoca spagnola. Nel 1972 un suo vino, il Girò di Cagliari, ha ottenuto la Denominazione d'Origine Controllata; • Malvasia, con molta probabilità arrivato nell'isola in epoca bizantina; • Torbato; • Monica è un vitigno considerato tra i più antichi introdotti in Sardegna. È presente su tutto il territorio regionale; • Vermentino dalla origini incerte; • Carignano; • Nasco, vitigno a bacca bianca conosciuto già in epoca romana. Il suo nome deriva dal latino muscus ossia muschio probabilmente a causa del suo caratteristico aroma; • Semidano; • Moscato; • Albaranzeuli, vitigno a bacca bianca, di lontana provenienza spagnola, è diffuso in alcuni comuni dell'oristanese e del nuorese dove viene chiamato Lacconargiu o Lacconarzu. Attualmente è in via di estinzione; • Retagliado; • Caddiu; • Caricagiola; • Nieddera:
La Sella&Mosca
.La Sella&Mosca, abbreviato S&M, è un'azienda vinicola italiana con sede ad Alghero, parte del gruppo Campari dal 2002. Venne fondata nel 1899 dall'ingegnere Erminio Sella, nipote di Quintino Sella, e dall'avvocato Edgardo Mosca con la bonifica della località I Piani per la rimozione dei massi di arenaria, trachite e calcare. Conta oggi 550 ettari di vigneto, visibili lungo la strada provinciale 42 dei Due Mari, producendo un'ampia gamma di vini, come Alghero Torbato, quelli previsti nel disciplinare Vermentino di Gallura DOCG, Carignano del Sulcis, Cannonau, Alghero DOC da uve cabernet-sauvignon, sauvignon, cannonau, carignano, merlot, monica. Il complesso ospita numerose strutture aperte al pubblico, come le cantine storiche, costruite nel 1903, l'enoteca e il museo, diviso nella sezione aziendale e in quella archeologica legata alla necropoli di Anghelu Ruju, scoperta negli stessi anni nell'area della neonata azienda, e da cui prende nome uno dei vini prodotti. La tenuta si trova a breve distanza anche da Olmedo, dall'aeroporto di Fertilia e dalla borgata di Santa Maria La Palma, sede di un'altra rilevante azienda vitivinicola, l'omonima Cantina Santa Maria la Palma. Il marchio della Sella&Mosca è una riproduzione stilizzata di un bassorilievo dell'antico regno egiziano presente nella mastaba di Mereruka, visir del Faraone Teti, presso Saqqara, che rappresenta cinque uomini intenti alla spremitura dell'uva con due lunghi bastoni, perché il succo attraversi il tessuto cadendo nella giara sottostante. Prima di diventare parte del gruppo Campari nel 2002, l'azienda acquisì il mirto Zedda Piras nel 1994. Grazie alla storia ultracentenaria della cantina, alla grande capacità produttiva e agli innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti, la Sella&Mosca viene generalmente considerata la più importante e prestigiosa azienda vitivinicola della Sardegna.
Le Cantine Argiolas
Argiolas, spesso citata come Cantine Argiolas, è un'azienda vitivinicola e agricolaitaliana a conduzione familiare, fondata nel 1938 da Antonio Argiolas. Ha sede a Serdiana, nella provincia del Sud Sardegna, nella regione storica del Parteolla. Produce alcuni tra i più famosi e premiati vini sardi.[1] Per la «continuità profusa nella ricerca della massima qualità e nella promozione dei vini del territorio» le Cantine Argiolas sono considerate uno dei più rappresentativi produttori vinicoli in Sardegna. L'azienda è stata fondata nel 1938 a Serdiana da Antonio Argiolas, il cui padre aveva acquistato la prima vigna già nel 1918. Negli anni settanta del XX secolo, quando la CEE incoraggiava l'espianto delle vigne per ridurre la produzione, Argiolas ha invece iniziato un processo di espansione, di investimenti e di radicale cambiamento nei metodi di coltivazione e nel tipo di vini prodotti. Grazie anche al coinvolgimento dell'enologo Giacomo Tachis, questa trasformazione ha dato vita a vini di qualità, che si sono aggiudicati importanti premi internazionali e hanno ottenuto alti punteggi e riconoscimenti da esperti e riviste di settore, tra i quali la Gran Medaglia d'Oro vinta dal Turriga annata 1988 al Vinitaly di Verona del 1997[ e diversi riconoscimenti "tre Bicchieri" da parte del Gambero Rosso. La cantina è gestita dai fratelli Franco e Giuseppe Argiolas, figli del fondatore, mentre l'enologo della cantina è Mariano Murru. Vitigni I vini prodotti nascono dai vitigni tradizionali sardi, come Bovale, Cannonau, Carignano, Malvasia nera, Monica di Sardegna, Nuragus di Cagliari, Vermentino. Argiolas porta avanti un progetto di selezione e conservazione dei vitigni autoctoni sardi. Il progetto tutela 11 vitigni: Vermentino, Cannonau, Monica, Bovaleddu, Malvasia, Carignano, Nuragus, Nebbiolo, Moscato, Caricagiola e Nasco. Il campo collezione conta circa 5000 piante provenienti da 499 piante capostipiti selezionate. Tenute Le vigne Argiolas si trovano in cinque fattorie, per un totale di circa 250 ettari. • La tenuta di Serdiana, nei pressi della sede della cantina, si estende nella regione storica del Parteòlla, in prossimità della chiesa di Santa Maria di Sibiola. In questa tenuta, Argiolas coltiva anche circa 5000 piante di olivo. • Le tenute di Sisini, e Selegas (Selegas Sa tanca e Selegas Bingias Beccias) si trovano nella regione storica della Trexenta. • La tenuta di Porto Pino si trova nella regione storica del Sulcis e si estende per circa 15 ettari lungo la fascia litorale che si affaccia sul golfo di Palmas ed ospita prevalentemente le vigne del Carignano. Vini È costituita in buona parte da vini IGT, indicazione geografica tipica, prodotti a partire da vitigni tradizionali della zona, come Cannonau, Carignano, Bovale Sardo e Malvasia Nera, Monica, Nasco, Vermentino, ma con uvaggi e vinificazioni differenti da quelli previsti per la produzione di vini DOC. Questa scelta ha consentito di produrre a partire questi vitigni alcuni grandi vini da invecchiamento. Molti dei vini della Linea Prestigio Argiolas hanno ottenuto importanti premi e riconoscimenti internazionali. È costituita prevalentemente da vini DOC, prodotti dai vitigni Nuragus di Cagliari DOC, Vermentino di Sardegna DOC, Monica di Sardegna DOC, Cannonau di Sardegna DOC. Oltre la produzione di vino, Argiolas produce: • grappa, ottenuta dalla distillazione delle vinacce Cannonau, Bovale, Carignano e Malvasia nera della vinificazione di uno dei vini più famosi della cantina. • sapa, un prodotto da cucina della tradizione sarda, ottenuto dalla cottura lenta del mosto. • olio extravergine di oliva, da olive delle varietà Tonda di Cagliari e Pitz'e Carroga provenienti dall'agro del Parteolla e dalla zona di Sibiola.