Luoghi Di Culto
Le prime chiese
L'origine delle prime chiese in Sardegna è pressochè riconducibile al medioevo romanico, nel momento in cui, con la crisi dell'impero romano ed il diffondersi del cristianesimo nell'isola, furono introdotti nuovi tipi di architettura. E' in questo periodo che la Sardegna, isolata dall'impero sempre più lontano e assente, organizzò in modo definitivo la propria autonomia. Siamo tra l' 800 e il 1200, un periodo di fiorente sviluppo artistico, culturale e religioso. Le Chiese, oltre ad essere i luoghi di culto cristiani, rappresentano anche una porzione del patrimonio storico, artistico e culturale dell'isola. Questo grande patrimonio comprende edifici che vanno dal V secolo sino ai giorni nostri, passando attraverso una grande varietà di stili artistici, espressione dei gusti e delle dominazione che hanno caratterizzato la storia della Sardegna. L'influsso ispirato da altre civiltà sull'isola, si manifesta dando forma a numerose ed elevate espressioni artistiche. Furono cosi edificate le prime chiese cristiane in stile architettonico bizantino, caratterizzate da una cupola a croce, per poi passare dalle chiese edificate durante l'epoca giudicale fino ad arrivare allo splendido stile architettonico romanico con le sue bellissime chiese ricche di fregi e intarsi di impressionante valore.
Il periodo romanico
Ai fini dello studio del periodo romanico e dello stile stesso, queste chiese ricoprono un ruolo di grande importanza, sopratutto considerando che la Sardegna, insieme alla Toscana, è la regione nella quale si è conservato il maggior numero di edifici risalenti a quel periodo. E' in questo arco temporale che la religiosità sarda si esprime nelle sue forme architettoniche più straordinarie, ed è in stile romanico che, nei secoli seguenti tra l' XI e il XIII secolo, vennero erette in tutta l'isola un gran numero di chiese molte delle quali, anche grazie ad un uso sapiente delle pietre con cui vennero costruite, sono rimaste inalterate nel tempo a differenza di altre che invece hanno subito varie alterazioni nei secoli che seguirono. Nei secoli a venire, tra il XIV e il XV secolo, lo stile romanico verrà sostituito da numerosi stili architettonici ed artistici come ad esempio il romanico-gotico-toscano procedendo con il gotico-catalano, per poi passare dallo stile barocco, che si afferma a partire dal XVIII secolo, a quello neoclassico fino ad arrivare all'architettura del dopoguerra.
Chiese, Basiche, Cattedrali
Per quanto tutti questi edifici rappresentino i luoghi di culto cristiani è curioso conoscere la differenza tra chiesa, basilica e cattedrale. La chiesa è considerata un'organizzazione per la gestione di funzioni rituali, sociali e comunitarie relative alla religione a cui appartengono le chiese stesse, mentre la basilica, che dal IV secolo venne riadattata come luogo di culto cristiano, nell'antica Roma costituiva l'edificio pubblico utilizzato come sede di riunioni pubbliche e amministrazione della giustizia, infine la cattedrale deve il suo nome a "cattedra" poichè ospita la cattedra, o più semplicemente la sede, del vescovo diocesano. L'isola custodisce due rilevanti esempi di chiesa in stile romanico, tanto da essere considerati due tra i monumenti romanici più importanti d'Italia, si tratta della chiesa di San Saturnino a Cagliari e della basilica di San Gavino a Porto Torres mentre, sempre per citare qualche esempio, lo stile romanico-gotico-toscano può essere rappresentato dalla Cattedrale della Arcidiocesi di Cagliari, il gotico-catalano dal Santuario della Madonna di Bonaria a Cagliari, dalla Chiesa di San Giacomo a Cagliari e dalla Chiesa di San Francesco ad Alghero. Infine, gli esempi più rappresentativi del periodo barocco sono la Chiesa di San Michele a Cagliari e la Chiesa della Madonna del Rosario a Sassari.