Antiche Sepolture
Le diverse sepolture
Così come le capanne costituivano un villaggio, anche le sepolture erano raggruppate in piccole 'comunità di defunti': le necropoli, che i sardi successivamente chiamarono Domus de Janas. Molte di esse, quelle più monumentali, sono considerate sepolture di capi politici e forse anche religiosi, come avveniva a Creta ed in altre parti dell'oriente mediterraneo. La raffinatezza con la quale erano decorate le pareti ed il ritrovamento di elaborati manufatti confermano le ipotesi di una società molto ben organizzata e culturalmente avanzata. Numerosi sono gli esempi di queste particolari costruzioni e si possono distinguere principalmente due tipi di sepolture.
Le tombe ipogeiche
Sono state ritrovate - sparse su tutta l'isola - più di 1.000 camere funerarie tagliate nella pietra e considerate indubbiamente di Cultura Ozieri. Legate a particolari credenze, esse rappresentavano le case abitate dai defunti durante la vita terrena ed erano perciò articolate con varie stanze e con precisi orientamenti, fornendoci in questo modo, una reale rappresentazione delle vere abitazioni, delle quali non ci sono pervenute che poche tracce, essendo state costruite essenzialmente in legno. Le pareti delle tombe erano sovente ornate da simboli magici in rilievo: teste di bue più o meno stilizzate, corna taurine, spirali o altri disegni geometrici. La riproduzione di alcune particolari case d'abitazione ricordano le tombe etrusche ma queste sono datate in epoche ben più recenti. Ad Anghelu Ruju, nella zona di Alghero, si notano porte finte e protomi taurine dipinte sugli architravi delle tombe.
Le sepolture a circolo
Verso la fine del IV millennio e l'inizio del III, nelle gallure vennero edificate un particolare tipo di tombe, dette a circolo. È oramai accertato che la cultura di Ozieri al suo interno dava vita a varie differenziazioni. Una di queste è il cosiddetto aspetto dei circoli megalitici, chiamato fino a non poco tempo fa come cultura di Arzachena o anche aspetto culturale corso-gallurese, in quanto i ricercatori ritenevano le importanti strutture megalitiche galluresi e corse, espressione di una differente cultura. Le più recenti scoperte hanno invece dimostrato che i circoli megalitici galluresi sono stati in realtà edificati da genti di cultura Ozieri, a conferma della diversità esistente all'interno della stessa cultura principale. Queste particolari sepolture sono costituite da pietre infisse verticalmente seguendo la circonferenza di un cerchio e delimitando un'area al centro della quale si trovava una urna in pietra di forma quadrangolare, la cui utilità, si suppone, fosse quella di contenere i corpi scarnificati dei defunti, ormai ridotti a scheletri dopo una lunga esposizione agli agenti atmosferici.