Rete Stradale
Collegamenti
La Sardegna è collegata alla penisola ed al resto del mondo da linee aeree e marittime che fanno capo ai porti di Cagliari, Arbatax, Olbia e Porto Torres e agli aeroporti di Cagliari Alghero e Olbia. La rete stradale interna è discretamente sviluppata, una superstrada la 131, attualmente in ampliamento, collega Cagliari ad Oristano,Nuoro, Sassari Porto Torres. Con la viabilità secondaria si possono raggiungere i centri dell'interno. Meno sviluppata la rete ferroviaria che mette in comunicazione il più importanti centri urbani.
La SS. 131
La strada statale 131 Carlo Felice (SS 131), già in parte "nuova strada ANAS 48 Variante località Fangario (NSA 48)", "nuova strada ANAS 102 Variante di Macomer (NSA 102)" e "nuova strada ANAS 268 Sassari-Porto Torres (NSA 268)", è la principale arteria stradale della Sardegna e congiunge Cagliari a Porto Torres. È intitolata al re di Sardegna Carlo Felice di Savoia, che promosse la realizzazione del percorso originale negli anni venti del XIX secolo. Il suo tracciato è quello di una superstrada ad alta percorrenza ed è classificata per gran parte come strada extraurbana secondaria con limite massimo di velocità di 90 km/h mentre dal 1º febbraio 2012, nel tratto tra Sanluri e Bauladu e cioè dal chilometro 44 al chilometro 108, è classificata come strada extraurbana principale con limite massimo di velocità di 110 km/h.] Fa inoltre parte della strada europea E25. Asinello Bianco
Le diramazioni
La strada ha origine nel capoluogo sardo dal quale esce in direzione nord-occidentale. Incrocia quindi la strada statale 554 Cagliaritana e riceve la SS 131 dir, proseguendo all'interno del comune di Sestu su un tracciato di nuova sede più veloce e privo di intersezioni a raso, provvisoriamente nominato nuova strada ANAS 48 Variante località Fangario (NSA 48); in tale tratta è presente l'opera di sovrappasso della mai completata ferrovia Monserrato-San Paolo. Il tracciato è provvisto di numerose uscite per poter arrivare nei comuni e nelle strade limitrofe al suo tracciato: Elmas, Sestu, Assemini, Decimomannu, San Sperate e Monastir, nei pressi della quale si dipartono la strada statale 130 dir Iglesiente, la strada statale 466 di Sibiola e la strada statale 128 Centrale Sarda e Nuraminis. Entrata nella provincia del Sud Sardegna, lambisce Serrenti, Sanluri (dove si staccano la strada statale 197 di San Gavino e del Flumini e la strada statale 293 di Giba) e Sardara. Nella provincia di Oristano, la strada supera Mogoro, Uras (dove si distacca la strada statale 442 di Laconi e di Uras), Terralba, Marrubiu, Arborea fino a raggiungere l'area di Oristano (da dove è possibile prendere la strada statale 388 del Tirso e del Mandrolisai e la strada statale 292 Nord Occidentale Sarda). Devia quindi in direzione nord-est superando Tramatza, Bauladu e Paulilatino, prima di raggiungere il bivio con la strada statale 131 Diramazione Centrale Nuorese presso Abbasanta e quello per Norbello. Passa nella provincia di Nuoro dove tra Borore e Macomer scorre su un tracciato di nuova sede precedentemente nominato nuova strada ANAS 102 Variante di Macomer (NSA 102). Su questa variante sono presenti lo svincolo per Borore, alcuni svincoli per imboccare la zona industriale di Tossilo e gli svincoli per imboccare la strada statale 129 Trasversale Sarda Macomer-Nuoro, la strada statale 129 bis Trasversale Sarda (da dove è possibile raggiungere Bosa) e la strada provinciale 17 per Bolotana. Proseguendo verso nord entra nella provincia di Sassari dove si incrociano gli svincoli per Bonorva e Semestene, la SS 292 dir direzione Cossoine e la strada statale 131 bis direzione Thiesi. Nei pressi di Bonnanaro si distacca la strada statale 128 bis Centrale Sarda. Raggiunta la parte settentrionale dell'isola, supera Florinas e Codrongianos dove si stacca la strada statale 597 di Logudoro. In vista di Sassari, il vecchio tracciato incrociava la strada statale 127 Settentrionale Sarda, mentre quello moderno incrocia la strada statale 127 bis Settentrionale Sarda, evitando la città con un percorso in variante che la lambisce sul lato orientale. La strada prosegue quindi su di un tratto di recente costruzione, reso necessario dall'urbanizzazione del percorso originario, dovuta alla crescita dei sobborghi di Sassari, completato nel 2006 e precedentemente nominato nuova strada ANAS 268 Sassari-Porto Torres (NSA 268). Esso si unisce alla ex camionale tra Sassari e Porto Torres, anch'essa a due corsie per senso di marcia, ma a viabilità ordinaria in sostituzione del vecchio tracciato tra Sassari e Porto Torres che attraversa la borgata di Li Punti e la frazione di Ottava.
La vecchia rete ferroviaria
Dal 1961 al 2010 il gruppo Ferrovie dello Stato ha effettuato anche un collegamento con navi traghetto tra i porti di Golfo Aranci e Civitavecchia. Tale relazione (di 115 miglia nautiche) nacque col fine di garantire un regolare servizio per il trasporto di carri merci, persone e autoveicoli (oltre che di rotabili) tra la Sardegna e l'Italia continentale, prerogative che dagli anni duemila in poi ha progressivamente perso, arrivando alla dismissione prima del trasporto di persone e auto nella primavera 2001, e poi all'interruzione del servizio regolare di trasporto merci nel 2009. Dal 2010 il servizio viene eseguito solo su richiesta e in condizioni di sostenibilità economica, inoltre la chiusura degli impianti ferroviari nel porto di Civitavecchia in quello stesso anno] ha portato allo spostamento della rotta dal centro laziale a Messina, distante 333 miglia nautiche]. A queste variazioni al servizio è seguito un crollo del traffico merci, passando dai circa 16 000 carri trasportati nel 2007] ai 3 261 del 2008 (anno in cui si manifestò il tentativo di interruzione dell'esercizio regolare), ai 253 del 2009, sino ai 48 del 2010] e ai 34 del 2011.. In precedenza negli anni settanta e nei primi anni ottanta la media si assestava invece sui 50 000 carri e su oltre 400 000 passeggeri trasportati all'anno], mentre per quanto riguarda le merci a metà anni novanta si toccarono punte di quasi 65 000 carri movimentati], valore poi man mano sceso ai dati precedenti all'interruzione del servizio regolare. Tale calo secondo la Regione Autonoma della Sardegna fu dovuto non alla mancanza di domanda di trasporto ma alla progressiva dismissione delle navi operative sulla rotta], che portò a ridurre la capacità di carico del 65% nel giro di un decennio. Sei furono le navi costruite appositamente per il servizio sulla relazione (altre tuttavia furono dirottate dallo Stretto di Messina all'occorrenza), strutturate con ponti binari per ospitare carri e rotabili in genere e, nella maggior parte dei casi, attrezzate per il trasporto di passeggeri e veicoli su gomma. In ordine di entrata in servizio si tratta dei traghetti Tyrsus, Hermaea, Gennargentu, Gallura, Garibaldi (solo per trasporto merci) e Logudoro: salvo quest'ultimo, tutti gli altri sono stati demoliti nel corso degli anni.