Musei
Origine dei musei
La nascita dei musei risale all'antichità, in particolare alle raccolte d'arte dei principi ellenistici e all'epoca romana. L'origine del termine "Museo" è da ricercare nell'antica Grecia, quando con la parola "mouseion"veniva identificato il luogo di culto consacrato alle nove Muse considerate protettrici delle arti e delle scienze. Più tardi con il termine museo verrà rappresentato il centro culturale di studio e di ricerca fondato nel III secolo a.C da Tolomeo I. Durante il Medioevo e nel Rinascimento non si ebbero veri e propri musei, si costituirono però preziose raccolte d'arte nelle abbazie, nei monasteri e nei palazzi ducali e principeschi. Fino al XVIII secolo le opere d'arte venivano commissionate e collezionate in modo esclusivo dalle grandi casate nobiliari. Le collezioni avevano il compito di celebrare le virtù della famiglia, di rappresentarne il prestigio agli occhi della ristretta cerchia, in genere altri nobili ambasciatori o intellettuali illustri, di coloro che erano ammessi nei locali del palazzo nobiliare. L'accesso a queste collezioni era dunque estremamente selettivo, e solo pochi disponevano delle conoscenze adatte a comprendere il significato delle opere. Nel '700 infatti la conoscenza e la cultura, che fino a quel momento erano destinate a pochi eruditi, diventarono patrimonio della borghesia, classe sociale nascente.
Museo di Cagliari (I bronzetti Nuragici del Museo di Cagliari)
Il contributo illuminista
Con l'avvento dell'illuminismo si assiste ad una iniziale apertura delle collezioni dinastiche ad un pubblico estremamente distinto, i criteri di selezione si basavano infatti sulla classe sociale di provenienza. L'apertura delle collezioni era dunque relativa e, sopratutto era considerata un atto benevolo che il sovrano o il nobile faceva nei confronti del popolo. Sarà necessario attendere la fine del settecento per assistere alla nascita di spazi espositivi aperti al grande pubblico senza distinzione di classe sociale. Il 19 settembre 1792, in Francia, fu decretato il passaggio delle collezioni d'arte dalla corona reale alla nazione francese. Questa data segnerà un cambiamento radicale nella concezione del museo, soprattutto per la fondamentale differenza con la tradizione precedente. La raccolta di opere d'arte, infatti, non è più aperta al pubblico ma è del pubblico e in quanto tale lo rappresenta e lo educa. La costituzione dei primi musei in Italia nacque, tra la fine del settecento e gli inizi dell'ottocento, sia come reazione per salvaguardare le opere d'arte dalle requisizioi napoleoniche, sia in seguito alle sopressioni degli ordini e delle confraternite religiose minori ma sopratutto dall'esigenza di creare spazi destinati alla cultura e alla divulgazione della conoscenza. In base alle dimensioni ed ai temi trattati esistono varie tipologie di musei tra le queli si possono citare i musei archeologici, il museo d'arte, quelli di storia naturale, i musei scientifici, il museo storico. All'interno di queste tipologie, molto musei si specializzano ulteriormente, come ad esempio i musei d'arte moderna. Le collezioni presenti all'interno di un museo sono spesso registrate e catalogate permettendo al visitatore di conoscere l'anno di datazione, la provenienza e l'autore degli artefatti.
La Cittadella dei Musei a Cagliari (La Cittadella dei Musei a Cagliari)
Il museo archeologico
Il museo archeologico è una struttura improntata sull'esposizione di collezioni di manufatti di epoca antica, che generalmente racchiuede i reperti dalla preistoria all'età classica, sebbene spesso comprenda anche esposizioni relative a manufatti ed opere prodotte fino alla fine del XVIII secolo. Il museo d'arte, chiamato anche galleria d'arte, è una struttura che spazia dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla videoarte, dalle installazioni artistiche ad elementi di design come arredamento e abbigliamento. In genere le gallerie d'arte ospitano quelle opere, di un singolo artista oppure di vari autori, la cui esposizione è finalizzata all'acquisto, alla donazione o al prestito per esposizione della mostra stessa. I musei di storia naturale o scienza naturali mostrano il mondo naturale. All'interno di essi possiamo trovare ossa o scheletri di specie animali estinte, prime fra tutte i dinosauri, e il loro scopo primario è quello di educare il visitatore in relazione alle questioni ambientali, come i mutamenti climatici, l'evoluzione dell'uomo o la biodiversità. I musei scientifici o tecnologici si basano sulle conquiste scientifiche e tecnologiche e spiegano, attraverso le manifestazioni e i programi interattivi di facile utilizzo, le invenzioni e le innovazioni tecnologiche trattando temi come computer, ferrovie, fisica o astronomia. Il museo storico ha il compito di conservare la conoscenza della storia per comprendere il presente e studiare il futuro. Alcune strutture trattano argomenti inerenti alla storia locale, altri invece si occupano di eventi storici che hanno avuto rilevanza nazionale, come ad esempio il Risorgimento per l'Italia o come le due grandi guerre mondiali. Un museo storico può anche essere dedicato a personaggi illustri e di grande importaza per la società locale o nazionale, che il più delle volte sono ubicati all'interno delle case dove sono nati, cresciuti, vissuti o morti. Tra i musei e le gallerie della Sardegna sono sicuramente degni di nota la "Cittadella dei Musei" nel quartiere Castello a Cagliari, i cui locali racchiudono numerose tipologie di musei del capoluogo, la "Galleria Comunale d'Arte" sempre nel cagliaritano, il "Museo Civico Archeologico Giovanni Marongiu" a Cabras in provincia di Oristano, il "Museo Nazionale G. A. Sanna" di Sassari e il "Museo Nazionale Archeologico " nel nuorese.
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari (Museo Archeologico Nazionale di Cagliari)