Mare
Golfo di Cagliari
Il golfo di Cagliari (in sardo: su golfu de Casteddu), noto anche come golfo degli Angeli, è un tratto ai limiti del mar Tirreno sul quale si affaccia la costa meridionale della Sardegna. La toponomastica del golfo degli Angeli e del promontorio di Sant'Elia sono associate ad una leggenda secondo la quale Dio volle offrire in dono agli angeli una terra in cui vivere a patto che la cercassero. Dopo una lunga ricerca, trovarono la Sardegna, unico luogo in cui non regnavano l'odio e la cattiveria e gli abitanti vivevano serenamente dediti alla pastorizia e all'agricoltura. Dio mantenne la promessa e gli angeli vi si stabilirono. Questo fatto scatenò l'invidia di Lucifero, che cercò di istigare la lite fra gli angeli al fine di scacciarli da questa terra, ma loro si opposero e intrapresero una battaglia scatenando nel golfo onde altissime che fecero sbalzare Lucifero dal suo destriero. L'arcangelo Gabriele emerse trionfante dal golfo con la spada in pugno mentre Lucifero inviperito scagliò la sella del suo cavallo sul promontorio di Sant'Elia nel punto in cui oggi si vede la pittoresca cresta denominata per l'appunto sella del Diavolo. Il golfo di Cagliari è delimitato a est da capo Carbonara e dall'isola dei Cavoli e a ovest da capo Spartivento [1]. La costa è in parte sabbiosa e in parte rocciosa ma con un profilo poco frastagliato, con poche insenature. Le scogliere sono costituite dalle formazioni rocciose scistose o granitiche che si estendono in corrispondenza del massiccio del Sulcis a ovest e di quello del Sarrabus a est e dal promontorio calcareo di Sant'Elia al centro. Numerose piccole spiaggette sono disseminate lungo la costa nelle piccole insenature che si alternano ai tratti di scogliera. La più importante per estensione e per numero di frequentatori è il Poetto, una striscia naturale di 8 km che separa il golfo dallo stagno di Molentargius davanti alle città di Cagliari e Quartu Sant'Elena. Cagliari è l'unico centro abitato che si affaccia effettivamente sul golfo, mentre gli altri centri dell'area metropolitana sono dislocati a pochissimi chilometri dalla costa.
Di Daniela - Poetto, CC BY-SA 2.0
Wikipedia (Il Golfo di Cagliari)
14/02/2011
La rada di Alghero e Oristano
La rada di Alghero (o golfo di Alghero) è un'insenatura naturale del mar di Sardegna settentrionale, situata di fronte all'omonima città della Sardegna. È delimitata a sud da capo Marrargiu e a nord da capo Caccia, il promontorio più esteso della Sardegna nord-occidentale. La rada, grazie alla sua collocazione geografica, offre riparo alle imbarcazioni in caso di situazioni meteorologiche avverse. Le sue coste si estendono per circa 70 km. Su di essa si affacciano diversi centri abitati: oltre ad Alghero infatti, si trovano Fertilia, Maristella e Tramariglio, tutte frazioni algheresi. Vi sono inoltre alcuni siti di importanza naturalistica come l'Area naturale marina protetta Capo Caccia - Isola Piana e il parco regionale di Porto Conte. La zona di attracco principale è il porto di Alghero, ma rivestono un'importanza locale anche il porto di Fertilia e i punti di attracco di Porto Conte e Tramariglio. Il golfo di Oristano (in sardo golfu de Aristanis) è un'insenatura del mar di Sardegna, situata nella Sardegna centro-occidentale che prende il nome dall'omonima città e, insieme a quello di Alghero, è uno dei principali fra i golfi della costa occidentale dell'isola. È delimitato a nord dal capo San Marco, nella penisola del Sinis, e a Sud dal capo Frasca, dove si trova l'omonima stazione meteorologica, e bagna le province di Oristano (comuni di Cabras, Oristano, Santa Giusta, Arborea e Terralba) e del Medio Campidano (comuni di Guspini e Arbus). Si estende davanti alla stessa Oristano ed è relativamente poco inquinato. È delimitato da due promontori montuosi ai lati, mentre la parte centrale presenta una costa più bassa e regolare. Nelle immediate vicinanze del golfo sono presenti numerosi stagni, quali lo stagno di Cabras, la laguna di Mistras e lo stagno di Santa Giusta che costituiscono importanti aree di interesse faunistico e paesaggistico. Le attività principali sono la pesca, l'itticoltura e le attività manifatturiere legate al mercato del pesce, con particolare riferimento alla produzione della bottarga, anche se è in crescita il turismo balneare, concentrato nelle località di San Giovanni di Sinis, Marina di Torre Grande e Arborea Lido. Sul golfo si affaccia il celebre sito archeologico di Tharros, e nelle immediate vicinanze di Oristano si trova la foce del Tirso, il fiume più lungo della Sardegna.
Di Gianni Careddu - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Wikipedia (La Gran Torre di Torre Grande)
28/10/2013
Il Golfo di Olbia
Il golfo di Olbia è un'insenatura del mar Tirreno situato nella parte nord-orientale della Sardegna in provincia di Sassari. Ha forma di cono e prende il nome dall'omonima città che si trova sul vertice occidentale dell'insenatura. Con una conformazione di un fiordo, il golfo è racchiuso tra capo Figari a nord e capo Ceraso a sud, comprendendo anche il golfo degli Aranci nei pressi dell'omonimo centro. Da sempre considerato un eccellente riparo naturale per le imbarcazioni, soprattutto dai dominanti venti di maestrale provenienti da nord-ovest, il golfo si può dividere in due parti: quello esterno (verso il mare aperto) e quello interno separato dallo stretto della Bocca, dove è sito il porto commerciale dell'Isola Bianca. Nel golfo sfocia il piccolo fiume Padrogiano che forma un delta nei pressi delle saline, formando un perfetto habitat per diverse specie di uccelli acquatici. All'interno del golfo, oltre all'isola di Figarolo, vi sono diversi piccoli isolotti, e sono l'isola Gabbia, l'isola di Mezzo, l'isola dei Cavalli, l'isola Manna, l'isola di Leporeddu e l'isola della Bocca, che assieme a diversi scogli affioranti non rendono semplice il passaggio e le manovre dei grandi traghetti commerciali, che hanno tuttavia un passaggio obbligato attraverso dei corridoi segnalati da boe luminose. Grazie alle acque sempre quiete e alle idonee condizioni ambientali il golfo è sede di uno dei principali allevamenti di mitili d'Italia. Il litorale e disseminato di spiagge alcune lunghe anche diversi chilometri, tra le più famose partendo da Stintino verso Badesi ricordiamo: Balai, la Pelosa, le Saline Ezzi Mannu e Fiume Santo (sono diverse spiagge unite insieme per formare un'unica spiaggia), le piccole spiaggette all'interno di Porto Torres (come la spiaggia di Balai), la spiaggia di Platamona lunga diversi chilometri, arrivando poi alle spiagge di Lu Bagnu (Castelsardo), per chiudere con le spiagge di Valledoria, Badesi, Trinità d'Agultu e Vignola e l'Isola Rossa. Il canyon sottomarino di Castelsardo è una profonda gola sul fondo del mare che dal centro del golfo dell'Asinara scende dalla scarpata continentale in direzione nord-ovest.
Di Japs 88 - Opera propria, CC BY-SA 4.0
Wikipedia (Il Golfo di Olbia)
02/11/2014