Il Territorio di Tratalias

L’alto medioevo

Con il declino della civiltà nuragica, dovuto ad un probabile collasso demografico ed alla concorrenza tecnologica degli artigiani punici, e in seguito romani, il fulcro economico del Sulcis si trasferì sull’isola di S. Antioco, dove l’importante colonia di Sulci accentrava su di sé le funzioni economiche e politiche del territorio. Lo sviluppo di un porto commerciale alla foce del Rio Palmas, presso l’odierna Porto Botte, e lo spopolamento dell’entroterra, resero meno necessario il controllo sul corso meridionale del fiume, su cui si basava la fiorente comunità nuragica di Tratalias. Il territorio, comunque, non fu del tutto escluso dai nuovi flussi, come testimonia la presenza di colonie di cultura punica nei pressi delle più importanti fortezze come il nuraghe Assa, il complesso Is Meurras e la fortezza di Sirimagus. Altri centri di penetrazione più tarda, soprattutto di epoca romana, furono le zone pianeggianti presso l’odierno Medau Mannu, e, presso Tracasi, il complesso Carroccia, che vide la fioritura di attività artigianali per la produzione di ceramica.

Il succedersi delle invasioni barbariche, seguite da quelle saracene, portò da una parte ad un progressivo spopolamento ed all’impoverimento non solo della città di Sulci, ma dell’intero territorio, e dall’altra alla lenta, ma decisa fortificazione dell’area. Così, nacquero la fortezza antiochense di Castello Castro, forse già nel VI-VIII secolo, e in seguito i castelli di Palmas, Villarios e Tului, che tornarono a controllare il tratto meridionale del Rio Palmas e la costa. Accanto ai fortilizi si radunarono ben presto le nuove comunità, che lasciarono tracce di insediamenti abitativi di cui oggi sopravvivono solo gli edifici di culto: S. Maria di Palmas presso il castello di Palmas, S. Marta che faceva capo al castello di Villarios e S. Giorgio di Tului presso l’omonimo castello, tutte già nominate in un documento di Onorio III datato al 5 ottobre 1218. Oltre a queste, un altro importante insediamento, forse più antico, doveva essere quello di Arenas presso la chiesa di S. Michele, il cui sito elevato e l’intitolazione presuppongono una datazione molto alta -in età paleocristiana l’Arcangelo Michele, in funzione di Psicopompo (trasportatore delle anime dei morti) era considerato il protettore delle alture più importanti.

Rare tracce archeologiche fanno ipotizzare l’esistenza di un’altra chiesa, S. Maria di Tratalias, nel sito dove oggi sorge la Cattedrale di S. Maria di Monserrato, la cui costruzione, terminata nel 1213, dovrebbe coincidere con il trasferimento definitivo della sede della diocesi sulcitana dall’insicura S. Antioco al villaggio di Tratalias, decisamente più modesto ma non visibile dal mare. Proprio questa caratteristica geografica dovette orientare la scelta del sito, e il villaggio, passato al rango di sede vescovile, venne ben presto dotato di un luogo di culto più confacente, attorno al quale si sviluppò una prospera comunità, la cui storia si intreccia ancora oggi con le vicende religiose dell’intera regione sulcitana.

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Tratalias Turismo

Pagina di informazione turistica, culturale ed ambientale del Comune di Tratalias.

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