Il Territorio di Tratalias

Il “Paese Vecchio”

La presenza della Cattedrale ha da sempre attirato a Tratalias studiosi e viaggiatori, che ci hanno spesso lasciato belle testimonianze sull’immagine che il borgo dava ai forestieri. L’Angius, che lo visitò intorno al 1853, ci racconta che “è questo a dirsi un bel paesetto, non un boddèu (termine che indica i piccoli agglomerati rurali che attualmente chiamiamo medàus). La contrada principale è bella, e ben costrutte le case. Sono intorno molti predii, orti, giardini e vigne.”, e ancora “il luogo che si denomina Tratalias è un gruppo notevole di abitazioni”. Di fondamentale importanza è per noi il soggiorno a Tratalias dei fratelli Alinari, celebri fotografi fiorentini che lavorarono tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, che ci hanno lasciato alcune tra le più belle testimonianze del borgo. Diverse fotografie, infatti, sono attribuibili ad uno dei due viaggi di Vittorio Alinari in Sardegna, rispettivamente del 1913 e 1914. Non mancano, però, fotografie più antiche, come quelle della Cattedrale che risalgono agli ultimi anni dell’Ottocento.

La costituzione di Tratalias a Comune precede di alcuni anni l’unità d’Italia, e risale al 1853, anno in cui Tratalias, che ancora era il centro più importante del territorio, venne eretto a sede di Mandamento e ospitò il carcere mandamentale. Non essendo presente una Casa Comunale, fu affittato nei primi anni un palazzotto appartenente ad una famiglia notabile, ma già nel 1859 si acquistò il terreno in cui sorse, qualche anno dopo, il Municipio progettato da Angelo Perpignano, allievo di Dionigi Scano, cui venne, invece, affidata la costruzione delle scuole elementari nel 1895. Per il periodo successivo alla costituzione a Comune, Tratalias ha la fortuna di conservare una notevole quantità di materiale documentario, attualmente concentrato nell’Archivio Storico Comunale, che consente di ripercorrere, quasi giorno per giorno, le vicende di uno dei paesi più ricchi di storia della Sardegna meridionale.