Il Territorio di Tratalias

Il lago di Monte Pranu

I primi progetti di un invaso che concentrasse le acque del Rio Palmas all’altezza di Monte Pranu risalgono agli anni tra il 1933 e il 1935, nell’ambito della vasta bonifica del Basso Sulcis, che avrebbe dovuto risolvere sia il secolare flagello della malaria, sia la depressione e il sottosviluppo delle attività agricole del territorio. Solo nei primi anni ’50 il progetto prese definitivamente corpo, e nel 1954 il Ministero dell’Agricoltura e Foreste realizzò il lago artificiale, con una portata di 54 milioni di metri cubi d’acqua. L’immenso cantiere, che coinvolse centinaia di operai per anni, costruì tre enormi sbarramenti: il più alto ed imponente è quello del Monte Pranu, in muratura come quello di Bastuppa, mentre quello tra Giba e Tratalias fu realizzato in terra e pietre.

Anche se il lago rappresentò, e rappresenta tuttora, uno dei maggiori fattori di sviluppo agricolo e industriale del Sulcis (delle sue acque si serve anche il polo industriale di Portovesme), già da subito il suo impatto con le popolazioni assunse aspetti drammatici. Per la sua realizzazione, due importanti frazioni di Tratalias, Bastuppa, il cui antico nome (sempre Gibasturpa, a partire dai più antichi documenti medioevali) ci riporta all’età della penetrazione araba, e Tului, sede del glorioso castello medioevale e della chiesetta romanica di S. Giorgio, vennero evacuate; i loro abitanti, distribuiti tra il Comune di Giba e quello di Tratalias, videro le loro antiche abitazioni lentamente invase dalle acque del lago.

Dopo pochi anni, anche Palmas e Villarios, rese ormai invivibili dalle infiltrazioni d’acqua provocate dall’eccessiva permeabilità del terreno su cui venne ideato il bacino, dovettero essere abbandonati e distrutti. Anche Tratalias, infine, ha subito lo stesso destino, che ha visto l’antico borgo abbandonato e la popolazione trasferita in un nuovo sito.

Attualmente il lago di Monte Pranu, dopo un’intensa opera di rimboschimento, rappresenta una suggestiva oasi naturalistica, con la sua bella pineta attrezzata ad area pic nic e le vaste zone di macchia mediterranea. L’invaso ospita anche manifestazioni sportive, in particolare per canoa e kayak.