La Grotta del Bue Marino
Localizzata al centro del Golfo di Orosei, l'ingresso della Grotta del Bue Marino si apre tra Cala Fuili e Cala Luna, nel litorale di Cala Gonone. Visitata da migliaia di turisti, proveniente da ogni parte del mondo, si può raggiungere comodamente via mare oppure a piedi, percorrendo un sentiero che si snoda lungo la costa, capace di regalare emozioni suggestive a coloro che ci si avventurano.
Il nome “Bue Marino” gli deriva dall'utilizzo che, fino alla metà degli anni 70', ne fece la Foca Monaca, che utilizzava gli anfratti come rifugi ed, in modo particolare, per lo svezzamento dei propri cuccioli. In sardo, il nome della Foca Monaca può tradursi come "Su Oe 'e Mare", appunto il Bue Marino.
Oltre un ingresso in comune, al suo interno si divide in tre rami distinti, denominati: Ramo di Mezzo, Ramo Nord e Ramo Sud. Di questi, solo il Ramo Nord ed il Ramo Sud sono visitabili.
Il Ramo Nord, lungo complessivamente circa 9 chilometri, è formato da ampie gallerie ormai quasi completamente fossili, che non denotano più attività carsica tranne che nell'ultimo tratto caratterizzato laghi e sifoni. Primo tratto ad essere attrezzato a scopo turistico, aperto fino agli anni 80'. Successivamente chiuso e, ancora, riaperto da qualche anno con un percorso che si snoda su tre gallerie per uno sviluppo di 650 metri. Una visione da non perdere, i tre laghi, denominati: Lago Smeraldo, Lago Abissale e Lago Nero.
Il Ramo Sud, ancora attivo, si sviluppa su un percorso di circa 8 chilometri e rappresenta ciò che rimane di un'antica risorgenza che si riattiva in caso di grandi piogge. Caratterizzato da ampie gallerie, fiumi e laghi sotterranei di cui, nella parte turistica, se ne può vedere uno, molto esteso, circa 1 chilometro quadrato di superficie, considerato tra i maggiori al mondo, e sulle cui acque salate e cristalline, si specchiano spettacolari concrezioni che adornano quel tratto di gallerie.